Get Adobe Flash player

Arcipelago del Rosario e del San Bernardo.

Partendo da Cartagena, in Colombia, facciamo scalo su due arcipelaghi prima di arrivare alle San Blas, a Panama. Sull'isola Bajù, Encienago de Cholon, approdiamo in una spiaggia molto piacevole in quanto ombreggiata, ai bordi della laguna, disturbati unicamente dai colombiani che sradicano il fine cordone della duna che rappresenta l'unica protezione all'ecosistema che li fa vivere. A Rosario, arriviamo probabilmente un po' tardi. Le case lussuose costruite sugl'isolotti privati cadono in rovina, l’aquario a cavallo sulla barriera corallina è in uno stato pietoso. A San Bernardo invece, siamo accolti da un tonnetto e percorriamo la magnifica costa a sud di Tintipan. Ci mettiamo alla boa per non rovinare il giardino di coralli , ci immergiamo e visitiamo il luogo. I villeggianti si sono raggruppati in un isolotto artificiale lontano dalla grande isola perforata da canali che abbiamo il piacere di visitare con il gommone, ma che è popolata da zanzare portatrici di malattie. Come su una grande zattera, a 30 centimetri sull'acqua, gli abitanti dell'isolotto vivono al ritmo delle maree che innondano regolarmente le stradine strette. 800 persone su un'isola minuscola, battono il record mondiale di densità della popolazione, sembrerebbe. L’acqua viene trasportata dal continente, l’élettricità è rumorosamente prodotto da un impressionante gruppo elettrogeno Kuniz, 5 ore al giorno. I rifiuti sono ritirati ogni tanto ed a costi elevati e trasportati verso il continente. E a mezzogiorno oggi c'è della tartaruga! Qualche famiglia si è installata un po' più lontano, su di una parte della barriera innalzata di qualche strato, in magnifiche abitazioni a due piani : una piattaforma di vita ombreggiata in basso, al piano vista sulla laguna . All'alba, zigzaghiamo attraverso le patate di corallo per fare rotta verso il paese dei Kunas ; unica etnia del mare dei Caraibi ad essere riuscita a preservare la sua identità e la sua indipendenza, tutto un programma !