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Belize, San-Pedro, La Isla Bonita !

Che contrasto a poche miglia dal nostro ultimo scalo messicano, il Belize ci accoglie e ci incanta per la sua diversità. La lingua ufficiale ritorna ad essere l'inglese, ma in realtà tutto si mescola in questo paese cosi' cosmolita. Cinesi, Maya, Spagnoli meticci, Creoli ambrati, Indiani dei Caraibi e Arawaks, Indiani delle Indie Orientali, Tedeschi Mennonites e Arabi mescolano le loro lingue e le loro culture in questo piccolo angolo di paradiso. Alla Isla Bonita, San Pedro, scopriamo un popolo ed un Paese molto differente dal Messico.

Tulum-Xcalak

Spinti dal vento ma controcorrente , veleggiamo lungo la costa messicana verso il sud, in direzione del Belize. La cambusa con i prodotti freschi imbarcata a Tulum è presto finita e né a La Bahia de la Ascension, né a la Bahia del Spiritu Santo, neanche a Cayo Norte, troviamo un mercato per fare rifornimento. Tutte queste baie sono unicamente delle immense lagune o atolli di 2m di profondità su diverse diecine di miglia di diametro ! Lottando sempre contro i nodi del Gulf Stream che dividono la nostra velocità in due, finiamo per raggiungre il nostro ultimo scalo prima di arrivare in Belize , con sua laguna immensa e i suoi atolli dispersi . Accediamo attraverso un passaggio stretto a Xcalac che non sembra per niente una capitale. Una strada insabbiata, qualche casa abbandonata , un comando militaire ed un altro della polizia dove possiamo riempire le formalità di uscita. Ma per fare rifornimento di prodotti freschi dobbiamo lottare. Un po' come alle Grenadine o a Charlotteville, ci ritroviamo "in Pologna" : negozi minuscoli che propongono del pane ammuffito e qualche conserva immangiabile, vicino alla tradizionale Coca-Cola… Il menu di bordo rischia fortemente di rimanere ancora per qualche settima sulla pagina "riso-barracuda" ! Oggi pero', due gentili vicine condividono il nostro pranzo; al menu aragosta dunque ! Hasta la vista Frida ! Nous avons mis en ligne quelques videos

Maria est passée, vive Maria.

Toute l'île était en émois depuis mercredi, les pros et les amateurs ont passés la fin de semaine à sangler-amarrer-sécuriser les bateaux, les plus inquiets avaient sorti leur bateau à terre, les rues étaient désertes et les gendarmes de sortie, les pompiers signonaient la ville gyrophare en marche, toutes les entreprises de terrassement de l'île étaient à pied d'oeuvre pour déboucher les étangs et les caniveaux afin de faciliter l'écoulement (ce qui donne des pelleuteuses partout qui travaillent toute la nuit)... bref c'était la crise. Puis, puis RIEN, Maria a dévié son chemin et nous avons eu un peu de pluie, un ciel gris, un peu de vent, bref rien. Je pense que le début de la semaine sera consacré au repos pour les services publics, à la remise à l'eau pour les chantiers... rebouchage des caniveaux LOL! Une fois de plus c'est passé pas loin, le fichier météo GFS semble confiant pour les jours à venir, ce qui nous laisse une ~semaine pour aller plus au sud, à l'abri de ces tempêtes qui se tranforment en cyclones et dévient leur route sans réelle cohérence (du moins pour les novices que nous sommes).

Trajet de Maria