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Archive pour juillet 2012

Back to Milagro

Passati 8 giorni di esplorazioni intense, rientriamo esausti in barca per riposarci un po'. Nel frattempo è passata la nostra prima Depressione Tropicale . Ha carbonizzato l'imbarcazione vicina e neanche grigliato una lampadina da noi, Ouf ! Cio' ci rende disponibili per festeggiare gli 8 anni del nostro piccolo uomo che cresce :Kicco ! Questa volta non ci sono amici in vicinanza, ma molti regali e sorprese : dei Lego, dei biglietti per andare al cinema e per andare a nuotare con i delfini ! Evidentemente, questo favoloso tesoro è inghiottito in mezzo alla baia . Occorre innanzitutto localizzarlo, remare con la canoa e poi immergersi per recuperarlo. Evidentemente, la mappa del tesoro è sparsa in mille pezzi tra i vicino samurai Daniel, il direttore della marina Julio, la lavandiera Rossy, i pescatori e la negoziante Ruby. Evidentemente, i codici da decifrare sono in lingua Maya … Buon compleanno Kicco!

Back to Milagro

Au terme de 8 jours de découverte intense, nous rentrons fourbus au bateau pour prendre un peu de repos. Entre temps notre première Dépression Tropicale est passée. Elle a carbonisé le bateau d'à coté et même pas grillé une ampoule chez nous, Ouf ! Ce qui nous rend disponibles pour fêter les 8 ans de notre grand : Kicco ! Pas de copain cette fois-ci, mais des cadeaux : des Légos, des places pour Ice Age 4 et des entrées pour nager avec les dauphins ! Bien sûr, ce fabuleux trésor est englouti au milieu de la baie. Il faut d'abord le localiser puis plonger. Bien sûr, la carte est disséminée entre le voisin grillé, le directeur Julio, la femme de ménage Rossy,(originaire du Chiapas et analphabète ce qui ne choque personne d'ailleurs), les pêcheurs à la langouste qui utilisent un compresseur embarqué pour plonger à plus de 30m, au péril de leur vie...

Coba

Il sito ricorda una stazione di sci : le stesse piste ben preparate, gli stessi turisti stranieri che slalomano tra i corridoi pichettati, gli stessi tracker equipaggiati degli stessi talkies-walkies singhiozzanti. La sola vera differenza, dei cavalli in metallo rimpiazzano gli sci. Soli sulla bicicletta o su un bici-taxi, i turisti divorano le piste e noi mangiamo la polvere. In mezzo a questo caos, i nostri tre piccolini ed il passeggino: attenzione alla ciccina ! Claxons a sinistra, fischietto a destra, la mamma stringe i denti e sua figlia nelle braccia . Zig, Zag, ce ne sono dappertutto ! Un passaggio più stretto, uno stidolio di freni , un’impreco in inglese seguito da una grassa risata : abbiamo appena rischiato l’incidente... lo schiacciamento ! Senza scoraggiarsi poichè il temporale è passato, scaliamo le piramidi con la pancia a terra per salire e la pancia a terra per scendere. In cima, impossibile fare una foto... poichè oltretutto, sono grandi questi americani. Verso le 16 :00 , il sito ritrova la sua calma e la sua magia : il gioco di luci e di ombre tra gli alberi, il risveglio della fauna ed i templi che si ricoprono di arancione. Raggiungiamo l’uscita in compagnia dei chiudi pista. Tutto lo staff della stazione segue in bicicletta la nostra piccola famiglia che si approccia al cancello canticchiando. Con l’ultimo cliente che toglie gli scarponi, si passa il turno ai netturbini che livellano le piste ghiaiose di questa stazione dei tropici. Per finire la giornata , approfittiamo delle attività proposte in fondo valle : una tyrolienne enorme ci porta non ad un lago ghiacciato ma ad una laguna riempita di coccodrilli. Poi, nella piscina non riscaldata dell’hotel spopolato, ci rilassiamo difronte ad un rettile impassibile ma equipaggiato di una bella dentiera !

Chetumal

I 300km che separano Calakmul da Chetumal ci lasciano il tempo di trovare sulla guida un museo... Probabilmente IL MUSEO. E’ aperto fino alle 19:00, a Chetumal giustamente! Arriveremo 2 ore prima della chiusura, perfetto. Nessuna maschera di giada , nessuna statua, nessun cerchio per la pelota , nessun vasellame. Questo museo, è giusto un grande cubo di cemento con la rappresentazione « grandezza natura » del mondo mistico dei Maya. Nel sottosuolo il paese degli dei, una vasta laguna dove riposano le quattro colonne che portano la terra degli uomini, un piccolo territorio quadrato dove l’esistenza è un semplice passaggio prima di raggiunger il cielo, il paradiso. GENIALE, solo che il museo è chiuso per lavori fino a data indeterminata ! Un buco nell’acqua ! Mangiamo in riva al mare qualche bistecca al sangue e dei tacos calienti, poi ci riposiamo al bianco hotel, senza scarafaggi, senza scorpioni, senza serpenti.

Calakmul : il puzzle gigante.

La regione è piatta come il mare, semplicemente ricoperta da una foresta tropicale bassa, tra 10 e 20 metri di altezza. Qui e là, dei grandi massi nascondono dei templi crollati. A Calakmul l'essenziale del sito è ancora sepolto. Solo qualche costruzione è stata liberata, alle volte parzialmente. Risultato : un ammasso di pietre tra la vegetazione e, in mezzo, una sontuosa scala ricoperta di Chaàk e di giaguari che porta in cima. Il lavoro è gigantesco. Non soltanto occorre togliere i sassi che imprigionano gli edifici, ma bisogna in seguito selezionare le pietre una per una per ritrovare la loro posizione originale. Siamo lontani dal puzzle di cartone che si trova sugli scaffali del supermercato : ogni pezzo pesa 100kg, 500kg, 1 tonnellata... Ce ne sono dei milioni, dei miliardi... Solamente le sculture potrebbero dare qualche indizio, ma visto l’abbondanza delle rappresentazioni del dio Chaàk, ne dubitiamo. In Messico dunque, c’è lavoro per qualche archeologo... per chi fosse interessato, basta inviare un curriculum !

Palenque : Maya Life

Per niente facile essere Maya l’altro ieri! Vita dura sotto un sole cuocente, tra templi rosso sangue, massicci ed opressanti. 260 feste all’anno ma altrettanti sacrifici sanguinanti per cercare di ammansire questi dei cosi’ potenti, cosi’ presenti : Chaàk e Quetzalcoalt. Per niente facile essere Maya ieri! Cosa scelgliere tra i semi-dei sbarcati a cavallo dei loro grandi uccelli bianchi e gli oppressanti Aztechi, occupanti sempre più avidi di tasse e di vite umane. Poichè la profezia sembra realizzarsi : i raccolti sono scarsi ; il dio deluso arriva dall’est su dei grandi vascelli bianchi. A Messico, si decapita a ruota libera, per tentare di evitare la fine del mondo. E l’alleato di oggi (Hernan) si rivelerà peggiore che il nemico di ieri (Montezuma) ! Per niente facile essere Maya oggi! Nel Chiapas, senza acqua corrente e senza elettricità (80% del la popolazione), senza educazione e sanità, con dei salari a 3 euros/giorno ed un forte tasso di disoccupazione (30%). E pertanto il governo sfrutta il ricco suolo e le risorse della regione, a profitto di grandi multinazionali americane ! Ma il 22 dicembre 2012, ci sarà un giro di ruota, la profezia si realizzerà nuovamente. Al periodo del caos attuale succederà il 5° mondo. Un monde più vicino alla natura, più armonioso. Un mondedove i Maya avranno nuovamente il loro posto. Stiamo a vedere...

Uxmal : Chaàk

Scolpito su tutti i muri dei palazzi o dipinto negli affreschi , Chaàk ci ha anche fatto l’onore di accompagnarci durante buona parte del nostro circuito... Ma chi è ? Mestiere : Dio Specialità : Pioggia Segni particolari : Grande proboscide in mezzo al viso. Gusti : Sacrifici umani, indiferentemente uomini,donne, bambini , schiavi, nobili o semplici mortali. Preferenze : Sacrifici tramite decapitazione o esportazione del cuore a vivo, a scelta... ma più persone alla volta (20 000 durante una grande festa, giusto prima dell’arrivo degli spagnoli). I palazzi sono riempiti di rappresentazioni di questo simpaticone con la proboscide di elefante che ci ha piovuto addosso durante 8 giorni !

Mayapan : La capanna

All’uscita di Mayapan, è tardi, troppo tardi ! Mayapan, città persa in mezzo alla giungla, lontano dei sentieri turistici. Qui scopriamo ancor più che a Chichen Itza i templi, le piramidi, i palazzi, gli affreschi, gli Dei... Soli, tentiamo d'immaginae la vita mistica di questo popolo Maya cosi’ misterioso. Misterioso poiché Hernan Cortès non aveva nulla di un etnologo. E’ tardi e piove a dirotto. A Santa Elena, troviamo rifugio al Pickled Onion e basculiamo nella magia del luogo. Ci installiamo per una notte nella nostra capanna tradizionale con il tetto di foglie di palma . Fantastico !

Maya World Tour

Lasciamo la nostra imbarcazione alla marina Milagro, sull’ « isola delle donne », ed affittiamo una Nissan per visitare lo Yucatan. Chichen Itza, Mayapan, Uxmal, Kanah, Sayli, Coba, ogni giorno scopriamo un po’ di più ; capiamo un po’ meglio quello che doveva essere la vita dei Mayas, i loro costumi e le loro credenze. Palenque, Calakmul, Tulum, tutti i siti si assomigliano un po’ ma in realtà sono francamente differenti. Dal sito classificato, turistico, disboscato, denaturato al villaggio immerso nella giungla, tra scimmie e giaguari, ; il contesto è vario, anche le epoque ed i popoli (maya, aztechi, toltechi ecc.).